Parte la progettazione del Cammino Dell’Appia Antica


Finalmente con il nuovo anno parte la progettazione esecutiva del Cammino. Il raggruppamento di professionisti composto da RTP SAB srl, DODI MOSS srl e Studio Costa Architecture srl, vincitore della gara che il Ministero ha indetto per la progettazione del Cammino, ha iniziato i lavori di progettazione.

Sono previste: attività di ricognizione sul tracciato percorso da Paolo Rumiz & C. e messo a punto da Riccardo Carnovalini, individuazione dei resti dell’antica strada e degli altri elementi archeologici, infrastrutturali e paesaggistici che la accompagnano, verifica dei punti e dei tratti critici, verifica delle variazioni necessarie per mettere il cammino in sicurezza, interventi, segnaletica, cartelli turistici e informativi, pietre miliari, aree di sosta, ecc.

Il MiBACT, per la verificata delle soluzioni progettuali, si avvale di un gruppo di specialisti che seguiranno i diversi aspetti che interessano il cammino. Il gruppo Mibact ed i progettisti utilizzeranno, per il dialogo e la verifica delle soluzioni, un innovativo strumento informatico messo a punto dal Ministero: un sistema informativo a riferimento geografico, già dotato di un rilievo topografico dettagliato dell’area interessata, di foto aeree, archivi georiferiti di beni archeologici e culturali e tante altre informazioni geografiche oltre, ovviamente, al tracciato del cammino percorso dal gruppo Rumiz già classificato per tipologia di fondo e per livello di rischio. I progettisti caricheranno sul sistema, tappa per tappa, le soluzioni proposte e, con un originale sistema di geo-post-it il gruppo MiBACT potrà commentare, segnalare, chiedere approfondimenti, verificare alternative, dialogando con i progettisti. Una soluzione originale e innovativa che sarà sperimentata con questo progetto e che potrebbe avere interessanti sviluppi futuri. Considerando che i componenti sia del gruppo di progettazione che del gruppo di verifica del Ministero sono distribuiti su tutto il territorio nazionale, che sono interessate 4 regioni, le Soprintendenze di competenza che hanno un ruolo fondamentale nella tutela e gestione dell’Appia Antica, e vari uffici locali dello stesso Ministero e che in questo periodo ci sono anche difficoltà di spostamento e incontro dovute alle misure anti-Covid, la soluzione messa a punto potrebbe rivelarsi vincente.