Andare per le vie militari romane


di Giovanni Buzzi

Editore: Il Mulino
Data di uscita: 2020
Formato: 12,5×20,5 cm
Pagine: 136
Prezzo: 12,00 €
Collana: Ritrovare l’Italia
ISBN: 9788815280848

https://www.mulino.it/isbn/9788815280848

 

Il libro “Andare per vie militari romane” di Giovanni Brizzi, edito dal Il Mulino nella collana “Ritrovare l’Italia”, è un saggio dedicato alle strade costruite dai romani ed in particolare all’Appia, la Flaminia e l’Emilia. Brizzi è un Professore di Storia Romana nell’Università di Bologna ed affronta l’argomento con rigore storico.

Per i camminatori dell’Appia il saggio di 136 pagine può essere utile soprattutto per il capitolo introduttivo in cui l’autore descrive come i romani siano passati dalle piste alle strade lastricate, e come costruivano queste infrastrutture, opere di ingegneria al pari degli acquedotti e delle cloache. Descrive le tipologie di opere che si potevano incontrare: gallerie, tagli dei rilievi, ponti e sostruzioni, ma anche stazioni per il cambio dei cavalli e taverne.

A questo capitolo seguono i capitoli dedicati alle tre vie fra cui appunto la nostra Appia. L’autore ne spiega la genesi ed il primo obiettivo, cioè quello di collegare Roma a Capua, importantissima città dell’Impero. In seguito poi l’Appia fu prolungata fino a Brindisi ed al suo strategico porto. L’autore si sofferma sul primo tratto della strada, attualmente compreso nel Parco dell’Appia Antica e approfondisce molto la storia e le vicissitudini vissute dal sepolcro degli Scipioni. Percorre poi velocemente la strada fino a Terracina e, lasciando il tracciato originario che prosegue verso Fondi e poi Formia, descrive la storia e le scoperte della cosiddetta Grotta di Tiberio a Sperlonga. Ancora qualche riga di storia romana sulle tracce dell’Appia e poi l’autore passa alle altre due strade romane: la Flaminia e l’Emilia.

Il libro non vuole essere una guida anche se il titolo lo lascerebbe intendere, ma un breve trattato sulle strade romane e su alcuni elementi peculiari e storicamente importanti che si possono incontrare nei pressi dei loro tracciati.