Il 18 giugno 2020, Giovanna Rita Bellini, direttore dei lavori e direttore scientifico per la Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio delle province di Frosinone Latina e Rieti, e Gerardo Stefanelli sindaco di Minturno, hanno ri-scoperto simbolicamente il tratto di basolato riportato in luce nel 2003 e successivamente protetto e reinterrato.
Con questo evento si dà quindi inizio alle attività archeologiche (dopo la fase di allestimento del cantiere e preparazione dei lavori) del secondo intervento sul castrum di Minturnae che riporteranno in luce l’ultimo tratto dell’Appia Regina Viarum, prima dell’attraversamento del fiume Garigliano sul ponte utilizzato da Cicerone e percorso da Paolo di Tarso in viaggio verso Roma.
L’intervento “Scavo restauro e valorizzazione della via Appia sul castrum dell’ antica Minturnae” rientra nel grande progetto ministeriale Appia Regina Viarum che coinvolge ben 4 Regioni italiane e interessa l’intero tracciato della più importante strada dell’antichità.
L’area di intervento comprende quella sulla quale è stata condotta, nella primavera-estate del 2003, un’indagine archeologica che ha riportato in luce – su un lato dell’antico lastricato – l’imponente scalinata di accesso al tempio del divo Giulio o di Venere genitrice, e – sul lato opposto – un monumentale basamento in pietra di un edificio ancora sconosciuto. Il basolato apparve parzialmente obliterato da una gran quantità di resti architettonici, che all’epoca non furono rimossi e che saranno fondamentali per capire se si trovano lì a causa di un crollo oppure sono stati affastellati volontariamente per creare una difesa. L’indagine stratigrafica del terreno sul basolato “sigillato” dai blocchi sarà effettuata durante questo intervento e consentirà di conoscere, attraverso l’esame dei reperti più recenti, la datazione dell’obliterazione dell’Appia e quindi del suo abbandono. I risultati dello scavo segneranno perciò un punto fondamentale per la storia della strada e per comprendere la fine della Minturnae romana.
I lavori, che avranno la durata di circa 9 mesi, sono affidati all’impresa Modugno Restauri di Capua, e vedranno sul campo gli archeologi Gianmatteo Matullo, Mauro Treglia, Luisa Di Pastena, il restauratore Emiliano Africano, Valerio Spaccini per i rilievi, Chiara Bocchino per la comunicazione.
Tutte le attività di scavo potranno essere seguite attraverso la pagina Facebook Antica Minturnae https://www.facebook.com/anticaminturnae/ e il sito web (di prossima pubblicazione) www.anticaminturnae.it