3 – Strettoie e passi montani


Tavola 3 – Strettoie e passi montani – (Disegno di Irene Zambon)

La via Appia attraverso le gole di Itri

Il tratto di via Appia che attraversa le gole di Itri, nella cosiddetta Valle di S. Andrea, è uno dei più spettacolari, oltre che meglio conservati di tutto il percorso, lungo circa 3 km: esso attraversa uno sbarramento naturale nei monti Aurunci che nei secoli fu chiuso e controllato da fortificazioni.

La strada è stata incisa sul fianco del monte e terrazzata con mura di sostegno in opera poligonale, alte fino a 12 metri, risalenti al 312 a.C.

Essa conserva il basolato vulcanico risalente all’epoca del restauro dell’imperatore Caracalla.

A metà del percorso incombe il Forte di S. Andrea, che sorge sui terrazzamenti di un tempio dedicato ad Apollo, all’interno dei quali si trovano grandi cisterne per l’acqua.

Sul tempio venne costruita una cappella dedicata a S. Andrea Apostolo in epoca tardo antica.

La strada conserva tratti dovuti a restauri succedutisi nei secoli: quelli cinquecenteschi di Parafàn de Ribera, Viceré di Napoli sotto Filippo II di Spagna (di cui sono stati ricostruiti il ponte e l’Epitaffio), e quelli settecenteschi di Ferdinando IV di Borbone, con tratti che hanno ricoperto il lastricato romano e un lungo parapetto in pietra.

Lungo questo tratto di strada incontriamo ponti, miliari, sostruzioni, rovine di antiche fontane e di stationes. oltre a lastricati di varie epoche.

Questo tratto di via si è salvato in quanto la moderna strada statale n.7 è stata costruita sull’altro versante della valle. Inoltre il basolato è stato “protetto” da una discarica fino agli anni ’80.

Foto 1 – La traccia della via Appia nella valle S. Andrea. La strada statale corre sull’altro versante della valle.

 

Foto 2 – Il basolato di epoca borbonica si sovrappone in alcuni tratti a quello romano (foto di Alessandro Scillitani)

 

Foto 3 – Uno scorcio del passaggio verso le gole di Itri con una ricca vegetazione mediterranea (foto di Alessandro Scillitani)

 

Foto 4 – Sopra la tagliata della strada vediamo le strutture del forte S. Andrea, costruito sulle vestigia di un antico tempio dedicato ad Apollo (foto di Alessandro Scillitani)

 

La via Appia nella valle Caudina

La valle Caudina è una via naturale che attraversa l’Appennino, antico collegamento verso i porti dell’Apulia verso l’Oriente, chiusa tra i massicci del Taburno a nord e del Partenio a sud.

La via Appia fu prolungata da Capua a Benevento nel 268 a.C. (dopo la sconfitta di Pirro del 275 a.C.), passando attraverso la strettoia tra Arienzo ed Arpaia nei luoghi ove sembra qualche decennio prima sia avvenuta la pesante sconfitta dei Romani ad opera dei Sanniti nella battaglia delle Forche Caudine (321 a.C), in cui le legioni furono fatte passare sotto il giogo per spregio.

Foto 5 – La traccia della via Appia tra Arienzo e Arpaia nella valle verso Caudium (Montesarchio) dove si suppone sia avvenuta la battaglia delle Forche Caudine.

 

Foto 6 – I monti del gruppo del Partenio che chiudono la strettoia della valle caudina verso sud (foto di Alessandro Scillitani)

 

Foto 7 – Un tratto della statale 7 nella valle Caudina che si sovrappone alla via Appia verso Arpaia (foto di Alessandro Scillitani)

Testo di Irene Zambon