Mostra fotografica, documentaria e multimediale “L’Appia ritrovata. in cammino da Roma a Brindisi” di Paolo Rumiz e compagni


Roma, Casale di Santa Maria Nova – 4 marzo –  13 settembre 2020

Mercoledì 4 marzo alle 16.00 apre al pubblico la mostra fotografica, documentaria e multimediale “L’Appia ritrovata. In cammino da Roma a Brindisi” di Paolo Rumiz e compagni allestita nel Casale di Santa Maria Nova all’interno del Parco Archeologico dell’Appia Antica.

Dopo tre anni di attività e sei tappe che, partendo dal Lazio (Roma), hanno interessato la Campania (Santa Maria Capua Vetere e Benevento), la Basilicata (Melfi) e la Puglia (Taranto e Brindisi), la mostra giungerà a compimento con un ultimo allestimento a Roma proprio lungo il percorso della Regina Viarum.

L’esposizione intende sancire la riscoperta e la restituzione al Paese dell’intero itinerario della prima grande via europea, da Roma a Brindisi, percorsa interamente a piedi nel corso di 29 giorni di cammino nell’estate 2015 da Paolo Rumiz, Riccardo Carnovalini, Alessandro Scillitani e Irene Zambon.

“La Regina Viarum unisce territori ricchi di uno straordinario patrimonio culturale, naturale e paesaggistico, recupera un patrimonio archeologico unico e ha le caratteristiche per divenire un cammino lungo il quale viaggiatori consapevoli e curiosi possono dar vita a quel turismo diffuso capace di divenire il traino della crescita sostenibile del territorio. È nostro preciso dovere investire ogni energia in questo progetto, che ha il merito di puntare sulla cultura per promuovere e sostenere lo sviluppo economico e sociale del Mezzogiorno”, sostiene il Ministro Dario Franceschini.

La mostra, promossa dal Servizio II del Segretariato Generale del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo nell’ambito del progetto Appia Regina Viarum – Valorizzazione e messa a sistema del cammino lungo l’antico tracciato romano dell’Appia, in collaborazione con il Parco Archeologico dell’Appia Antica diretto da Simone Quilici, è un invito alla scoperta attraverso gli scatti di Riccardo Carnovalini, le fotografie di Antonio Politano (realizzate per National Geographic Italia) e i filmati “on the road” di Alessandro Scillitani.

L’esposizione si svolge come un racconto su un rotolo di pergamena, capace di farci avanzare nel tempo e nello spazio, lungo la linea della traccia, con l’indicazione delle città, delle stationes, dei ponti, fiumi, dei passi attraversati. Oltre alle foto, ai filmati e alle musiche originali di Alfredo Lacosegliaz, comprende mappe antiche e moderne, la tracciatura del percorso in tappe su un grande plastico dell’Italia meridionale, fotografie e documenti provenienti dagli Archivi della Società Geografica Italiana Onlus e infine un cippo in pietra che riporta scolpito il simbolo composto dai grafemi che compongono ‘APPIA’ adottato come segnavia del cammino dal Mibact nell’ambito del progetto Appia.

È compito di ciascuno di noi, come cittadini, restituire alla Res Publica questo bene scandalosamente abbandonato, ma ancora capace – dopo ventitré secoli – di riconnettere il Sud al resto del Paese e di indicare all’Italia il suo ruolo mediterraneo. Appia è anche un marchio, un “brand” di formidabile richiamo internazionale. Un portale di meraviglie nascoste decisamente più vario e di gran lunga più antico del Cammino di Santiago, spiega Paolo Rumiz.

Percorrendo la mostra si potrà rivivere un’avventura che, partendo da Roma, attraversa i Colli Albani, passa sotto i Monti Lepini, lungo i boscosi Ausoni, ai piedi dei cavernosi Aurunci, prosegue nella Campania Felix, sui monti del Lupo e del Picchio, nell’Italia dimenticata degli Osci, degli Enotri e degli Japigi per terminare infine in Apulia. Un itinerario che è ancora più affascinante ripercorrere all’interno nella tenuta di Santa Maria Nova sulla via Appia Antica, vivida testimonianza dell’evoluzione del paesaggio sull’Appia e di una frequentazione che, dalle più precoci fasi romane fino ai nostri giorni, non si è mai interrotta. Dalle finestre del Casale che ospita la mostra sono visibili gli scavi delle terme di età romana, i claustra medievali, le imponenti cisterne, e naturalmente i basoli della Via Appia Antica.

Allestimenti precedenti della mostra L’Appia ritrovata:

  • Giu – sett 2016: Roma, sala Expo dell’Auditorium Parco della Musica (circa 4.000 visitatori)
  • Dic 2016 – apr 2017: Santa Maria Capua Vetere, Museo Archeologico Antica Capua
  • Mag – sett 2017: Taranto, Museo Archeologico Nazionale di Taranto – MaRTa (circa 20.000 visitatori)
  • Sett – dic 2017: Benevento, Complesso San Vittorino
  • Mar – giu 2018: Melfi, Museo Arch. Nazionale del Melfese “Massimo Pallottino” (circa 15.000 visitatori)
  • 6. Lug – ott 2018 : Brindisi,  Nuovo Teatro Verdi